COMUNICATO STAMPA
CASSA DI RISPARMIO DI PISTOIA E DELLA LUCCHESIA:
MONITOR DEI DISTRETTI DELLA TOSCANA
• Realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per CR Pistoia e Lucchesia
• Dati al 30/09/2015
Pistoia, Lucca, Massa Carrara, 20 gennaio 2016 – Nel terzo trimestre 2015 le esportazioni dei distretti industriali toscani seguono una dinamica positiva (+4,1%), pur sperimentando un rallentamento rispetto al trimestre precedente, che li porta a raggiungere un livello di export pari a 3,2 miliardi di euro. La Toscana consegue comunque migliori risultati rispetto al totale dei distretti in Italia (+3,6%).
Nell’analisi che emerge dal Monitor dei Distretti della Toscana realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, spiccano in particolare nella filiera agro-alimentare l’Olio di Firenze (+70,1%) che torna in territorio positivo dopo un anno difficile, l’Olio di Lucca (+36,1%) e i Vini del Chianti (+16,9%) che hanno beneficiato delle straordinarie performance registrate negli Stati Uniti.
Brillante anche il risultato del Cartario di Capannori (+20,9%), con una crescita a due cifre su tutte le principali mete europee. Mostra un’accelerazione rispetto al secondo trimestre il Marmo di Carrara (+17,6%) che beneficia del balzo dell’export negli Stati Uniti e in alcuni mercati emergenti (Cina, Emirati Arabi Uniti).
Cresce il Tessile e abbigliamento di Prato (+5,1%) favorito dalla ripresa del mercato francese (primo sbocco distrettuale) e dall’incremento delle vendite a due cifre nel Regno Unito e a Hong Kong. Segue un profilo positivo l’Oreficeria di Arezzo (+5,2%) grazie al consistente contributo soprattutto dei mercati emergenti (Emirati Arabi Uniti, Hong Kong, Turchia, Repubblica Dominicana).
In territorio positivo la Pelletteria e calzature di Firenze (+1,3%) che, pur rallentando la corsa rispetto al trimestre precedente, si conferma comunque leader dell’export distrettuale toscano con 772 milioni di euro di esportazioni. Lieve flessione per l’Abbigliamento di Empoli (-0,8%), dopo la forte accelerazione dello scorso trimestre, a causa dei cali subiti principalmente sul mercato svizzero, giapponese e russo.
Anche nel terzo trimestre 2015 si confermano le difficoltà per una importante realtà distrettuale, la Concia e calzature di S. Croce sull’Arno (-5,7%), che accusa decrementi di export su quasi tutti i principali sbocchi di riferimento e, in particolare, negli Stati Uniti e nel mercato europeo (Spagna, Germania, Portogallo). Restano in territorio negativo i Mobili di Quarrata (-1,3%) e le Calzature di Lucca (-5,6%), e sperimenta un regresso l’export delle calzature di Lamporecchio (-5,7%) dopo il buon esito del trimestre precedente.
Nel complesso, continua a svolgere un importante ruolo di traino il mercato degli Stati Uniti (+15%) confermandosi come primo sbocco commerciale dei distretti tradizionali toscani. Da segnalare, per quanto riguarda i mercati emergenti, da un lato la rivitalizzazione del mercato arabo (+10,4%) e cinese (+15,6%) e il buon andamento del mercato di Hong Kong (+10,2%), dall’altro l’ulteriore contrazione della Russia (-26,8%) generata dalla svalutazione monetaria e dal crollo del prezzo del petrolio.
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Data ultimo aggiornamento 20 gennaio 2016 alle ore 11:22