Supporto alla Circular Economy
L’Economia Circolare è fondamentale per uno sviluppo economico che generi un impatto ambientale e sociale positivo. Il modello circolare si fonda sulla riprogettazione di processi industriali e modelli di business per generare vantaggio economico e competitivo per le aziende, con un approccio rigenerativo nei confronti del capitale naturale. Tra gli obiettivi, generare un ciclo virtuoso nell’uso delle risorse, superando il modello lineare che prevede estrazione, produzione, vendita e rifiuto.
Il ruolo del Gruppo Intesa Sanpaolo
Il Gruppo Intesa Sanpaolo promuove la diffusione di tale modello, avvalendosi anche del supporto della Fondazione Ellen MacArthur, principale promotore della transizione globale verso la Circular Economy, di cui il Gruppo è Strategic Partner dal 2015 e con cui è in essere una collaborazione pluriennale. Intesa Sanpaolo proseguirà nell’impegno di ridefinire le strategie d'impresa in chiave innovativa, assicurando il supporto finanziario per gli investimenti a sostegno del ridisegno del sistema industriale. L’attività è considerata di importanza primaria per il Gruppo ed è confermata come prioritaria nel Piano d'Impresa 2022-2025.
La transizione verso un’Economia Circolare è perseguita anche grazie al contributo di Intesa Sanpaolo Innovation Center, società del Gruppo dedicata all’innovazione di frontiera nonché centro di competenza in ambito economia circolare, ancorché non siano stati definiti obiettivi quantitativi puntuali, che presidia tutte le attività svolte in ambito circular economy e che ha costituito il circular economy Lab nel 2018 in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Fondazione Cariplo e Cariplo Factory (rinnovato da ultimo nel 2020).
L’economia circolare è innanzitutto economia, la nuova economia rigenerativa nell’era della sostenibilità, e rappresenta un nuovo paradigma economico in grado di slegare lo sviluppo economico e sociale di imprese e territori dallo sfruttamento delle risorse naturali esauribili. Il modello di un'economia a misura d'uomo e a prova di futuro.
Massimiano Tellini, Global Head of Circular Economy & Team Circular Economy Lab
I criteri della Circular Economy
I criteri di ammissibilità dei finanziamenti all'interno del framework circular, verificati da parte di Intesa Sanpaolo Innovation Center, sono i seguenti:
- Soluzioni che estendono la vita utile del prodotto o i cicli di utilizzo di beni e materiali (applicazione di design modulare; implementazione di programmi di logistica inversa; riutilizzo, riparazione e rigenerazione o ricondizionamento prodotti);
- Processi produttivi alimentati da energie rinnovabili e prodotti costituiti da risorse rinnovabili o riciclate;
- Prodotti e servizi che aumentano significativamente l’efficacia del consumo di risorse, internamente all’azienda o lungo la sua catena del valore (applicazione di principi di simbiosi industriale e realizzazione di una catena del valore integrata che trasforma gli scarti in input produttivi; implementazione di modelli di chiusura dei cicli e/o applicazione di principi eco-design e design sistemico; creazione o promozione di una catena di fornitura che segue i principi circolari);
- Progettazione e/o produzione di prodotti totalmente riciclabili o compostabili all’interno di un contesto di efficiente di raccolta, separazione e riciclo in seguito all’utilizzo (prodotti compostabili, prodotti riciclabili);
- Tecnologie innovative che abilitano modelli di economia circolare (sistemi Internet of Things per l’implementazione di sistemi di tracciabilità, logistica inversa e/o manutenzione predittiva; impiego di additive manufacturing e stampa 3D per aumentare il grado di semplicità di riparazione e l’efficienza dell’uso dei materiali; analisi Big Data, Artificial Intelligence e Cloud Computing al fine di dematerializzare i servizi e sviluppare mercati di materie prime seconde).
Per quanto riguarda la tranche dedicata al framework green, i criteri utilizzati per l’accesso al plafond e per i quali Intesa Sanpaolo Innovation Center esprime una valutazione sono:
- Energie rinnovabili e in particolare investimenti in produzione, trasmissione, infrastrutture e asset associati, quali solare, eolico, bio-energetico/biomassa e idroelettrico;
- Efficientamento energetico (stoccaggio di energia da energia rinnovabile; tecnologia e/o infrastruttura smart grid; apparecchiature ad alta efficienza energetica per edifici);
- Mobilità sostenibile (finanziamento di autovetture e veicoli commerciali leggeri e di mezzi di trasporto urbano ed extraurbano, per passeggeri e trasporto passeggeri su gomma/ferrovia, a basse emissioni di carbonio con emissioni di CO2 specifiche dirette allo scarico pari a zero; infrastrutture che consentono il trasporto su strada e pubblico a basse emissioni di carbonio);
- Costruzioni verdi (edifici nuovi, esistenti e ristrutturati che soddisfano determinati criteri quali ad esempio, Attestato di Prestazione Energetica (APE) di classe A, certificazione di alto livello LEED/BREEAM);
- Gestione ecosostenibile delle risorse naturali viventi, dell’uso del suolo e della biodiversità (progetti e attività finalizzati allo sviluppo e all’utilizzo di pratiche agricole sostenibili, conservazione, preservazione e/o ripristino della natura e della biodiversità, nonché degli habitat e degli ecosistemi naturali).
Si precisa che al momento il framework interno non risulta completamente sovrapponibile ai criteri della Tassonomia Europea sulla Circular Economy e pertanto i finanziamenti erogati con tale framework non sono considerati “allineati” ai criteri della tassonomia ai fini del calcolo del Green Asset Ratio.
Al fine di contribuire all’accelerazione alla transizione verso il paradigma dell’economia circolare, nel corso dell’anno sono proseguite molteplici iniziative e avviati nuovi progetti, raggruppabili in quattro macroaree: finanza, innovazione, corporate center ed advocacy, ricerca.
Finanza
Nell’ottica di sostenere concretamente le imprese attive nel processo di transizione circolare, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha rinnovato il plafond creditizio dedicato all’economia circolare (inaugurato inizialmente con il Piano d’Impresa 2018-2021), allocando ulteriori 8 miliardi di euro nell’arco di Piano d’Impresa 2022-2025.
Nel 2024, attraverso il supporto specialistico di Intesa Sanpaolo Innovation Center, sono stati validati 285 progetti per un ammontare di circa 13,1 miliardi di euro. Di questi, sono stati poi accordati dal Gruppo circa 8,3 miliardi di euro in 170 operazioni. Nel periodo 2022-2024 più di 1.050 progetti sono stati valutati e validati per un totale di circa 34 miliardi di euro dei quali oltre 20 miliardi di euro accordati in 642 transazioni e circa 12,6 miliardi di euro erogati.
In generale, sono stati supportati numerosi progetti di aziende per iniziative quali la sostituzione di materiali critici e da fonte fossile con altri da fonte riciclata o biologica, il riutilizzo dei rifiuti organici urbani per la produzione di biometano e di compost e recupero di CO2, il revamping di impianti di energia rinnovabile con allungamento della vita utile e aumento della capacità produttiva, il recupero di scarti di produzione industriale per il riutilizzo in nuove linee di prodotto.
Nell’ambito delle obbligazioni sostenibili, Intesa Sanpaolo è stata la prima banca italiana a emettere un Green Bond da 750 milioni nel 2019 focalizzato sull’economia circolare e destinato a sostenere i finanziamenti concessi dalla Banca nell’ambito dell’offerta creditizia dedicata.
Anche nell’ambito della Divisione Wealth Management è proseguito l’impegno del Gruppo a supporto dell’economia circolare. Eurizon Capital SGR si posiziona come leader della transizione circolare, proseguendo la presentazione della strategia sia in Italia, in collaborazione con la divisione Private Banking del Gruppo, e anche all’estero, dove Eurizon ha organizzato un evento in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana a Zurigo. Eurizon promuove la conoscenza dell’economia circolare nel mondo degli investimenti anche con la creazione di supporti formativi digitali, che nel corso del 2024 sono stati oggetto di aggiornamento.
Innovazione
Oltre all’ambito finanziario, il Gruppo implementa la propria strategia per l’economia circolare anche attraverso il supporto specialistico ad iniziative e progetti di innovazione che favoriscano la transizione delle imprese. In tale ambito riveste un ruolo centrale il Circular Economy Lab, iniziativa di innovazione multi-stakeholder costituita nel 2018 a Milano grazie alla collaborazione tra Intesa Sanpaolo, Intesa Sanpaolo Innovation Center, Fondazione Cariplo e Cariplo Factory. Il Circular Economy Lab offre servizi non finanziari a sostegno dell’innovazione, con l’obiettivo di supportare e accompagnare la trasformazione del sistema economico italiano e diffondere nuovi modelli di creazione del valore nell’interesse collettivo, accelerando la transizione verso l’economia circolare.
L’attività del Circular Economy Lab, che nel corso dell'anno ha trattato tematiche di aumento della circolarità di prodotti e materiali, si sviluppa lungo tre direttrici:
- attività di formazione, attraverso percorsi di diffusione della cultura di economia circolare rivolti alle aziende e al mondo accademico, tramite workshop e lecture dedicate. Nel corso del 2024 sono state svolte 18 lecture rivolte ad Università o corsi specialistici sia nazionali che internazionali;
- attività di connessione, attraverso iniziative orientate alla creazione di un dialogo aperto sul tema, coinvolgendo una vasta rete nazionale ed internazionale di aziende, istituzioni, università, centri di ricerca e altri partner. In tale ambito, nel corso del 2024 sono stati realizzati 18 eventi di diffusione Circular Economy su verticali settoriali, di cui 6 all’interno dei “Laboratori ESG” della Divisione BdT del Gruppo;
- attività di innovazione, attraverso servizi innovativi di consulenza finalizzati ad accelerare il percorso di trasformazione di PMI e Corporate verso modelli di business circolari. In particolare, nel 2024 sono stati realizzati 7 progetti con società clienti di Intesa Sanpaolo.
Corporate Center e Advocacy
Con l’obiettivo di contribuire alla diffusione e al consolidamento dell’economia circolare, il Gruppo ha proseguito anche nel 2024 l’attività di advocacy sul tema a livello internazionale e nazionale.
Tra le iniziative di rilievo internazionale si evidenzia la collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente e la finanza (UNEP FI) volta a promuovere le migliori pratiche di economia circolare nel settore bancario globale.
In particolare, nel 2024 UNEP FI ha citato il Circular Economy Lab come caso studio all’interno del documento di linee guida per le banche denominato “Circular Economy as an Enabler for Responsible Banking: Leveraging the Nexus between Circularity and Sustainability Impact”, riconoscendo l’impegno del Gruppo nell’ambito del supporto alle imprese clienti per l’adozione di modelli di business circolari.
All’interno dello stesso documento è stato inoltre citato anche il Green Bond come esempio di prodotti obbligazionari sostenibili focalizzati sull’economia circolare, riconoscendo i significativi risultati in termini di impatti ambientali generati da questa iniziativa e, più in generale, l’impegno del Gruppo nell’ambito della diffusione dei valori dell’economia circolare.
E’ proseguita anche nel 2024 l’attività del Gruppo nella task force coordinata da UNEP FI e denominata “Circular Economy as an enabler to operationalize the nexus between climate, nature, pollution and healthy & inclusive economies" che mira a orientare i Principles for Responsible Banking (PRB) in ottica di economia circolare, riconoscendo come quest’ultima possa rappresentare la leva strategica per il settore finanziario per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, ripristino della biodiversità, riduzione dell’inquinamento e sostegno alle economie locali. La pubblicazione delle prime linee guida non vincolanti per le banche, per la cui redazione il Gruppo ha attivamente contribuito, è avvenuta il 18 luglio 2024 attraverso i due documenti Circular Economy as an Enabler for Responsible Banking: Leveraging the Nexus between Circularity and Sustainability Impact, di carattere generale, e Circular Solutions to Achieve Climate Targets, che include anche approfondimenti sulle interconnessioni tra circular economy e cambiamento climatico per i settori costruzioni e tessile, oltre ad un’introduzione intersettoriale (sector-agnostic).
Sempre in ambito internazionale, grazie al coordinamento dell’Area di Governo Chief Institutional Affairs and External Communication Officer, nel corso del 2024 è stata avviata anche una nuova collaborazione fra Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center (ISPIC) con l’International Finance Corporation (IFC, World Bank Group) per sviluppare e diffondere nuove linee guida e pratiche di economia circolare nel settore bancario internazionale, con focus particolare per le banche multilaterali di sviluppo. Come prima azione concreta, per il tramite di ISPIC, la Banca ha organizzato un webinar dedicato al tema dal titolo “Circular Finance: Practical Experience from Intesa Sanpaolo”, che ha visto la partecipazione di circa 50 persone provenienti prevalentemente dalla IFC, oltre che da altre banche multilaterali.
Tra le iniziative di rilievo nazionale si evidenzia la partecipazione del Gruppo, tramite il Circular Economy Lab, alle attività dell’Alleanza italiana per l’Economia Circolare, di cui è promotrice, la partnership con Freight Leaders Council (FLC) e il rinnovo della sponsorizzazione alla Community Valore Acqua promossa da The European House Ambrosetti. In particolare, nell'anno 2024 sono state sviluppate attività volte a rafforzare il ruolo e il posizionamento dell'Alleanza per l'Economia Circolare, oltre all'analisi di scenario finalizzata all'individuazione di prospettive e potenzialità dell'economia circolare; con il FLC è proseguita l’attività di networking in eventi dedicati, di cui uno focalizzato sulla presentazione delle attività che ISPIC può mettere a disposizione dei soci, oltre ad aver contribuito alla stesura del “Quaderno tematico” pubblicato annualmente da FLC; infine, per quanto riguarda la “Community Valore Acqua”, nell'edizione 2024/2025 la stessa mira ad approfondire il contributo dei diversi comparti della filiera estesa dell’acqua alla transizione da un modello di sviluppo lineare a un modello circolare.
Con l’obiettivo di promuovere l’adozione di pratiche di economia circolare anche al proprio interno il Gruppo ha proseguito la sperimentazione relativa all’applicazione di modelli innovativi e circolari di gestione degli asset in ambito ICT. Nel corso del 2024 è stato completato il quinto progetto pilota per la vendita di hardware informatico dismesso dal Gruppo, con lo scopo di valorizzare tali asset in ottica circolare (ad esempio, ricondizionamento, riuso), di ridurre i costi legati alla giacenza in magazzino e di contribuire all’abbattimento delle emissioni di CO2 collegate alle relative attività di dismissione e smaltimento, in linea con gli obiettivi dell'“Own Emissions Plan” di Intesa Sanpaolo. In particolare, la vendita ha interessato 600 portatili, per un totale di circa 101 Kg di CO2 risparmiate.
Al fine di promuovere e divulgare il paradigma dell’economia circolare, nel corso dell’anno sono proseguite molteplici iniziative e avviati nuovi progetti, rivolti sia all’interno che all’esterno dell’azienda. Ad esempio, con riferimento alla Divisione International Banks, nel corso del 2024 sono state organizzate quattro sessioni online dedicate ai relationship manager delle banche estere facenti parte del Gruppo, con l’obiettivo di supportare i clienti nel processo di transizione verso un’economia sostenibile e circolare, anche attraverso la condivisione di best practices a livello di Gruppo. Inoltre nel corso dell’anno la sede museale torinese di Gallerie d’Italia si è fatta promotrice per la realizzazione di due iniziative culturali sull’economia circolare e rivolte al pubblico esterno, che hanno dato continuità, sulla piazza di Milano, alla mostra fotografica: “Luca Locatelli: The Circle” esposta in Gallerie d’Italia - Torino dal 21/09/2023 al 18/02/2024 e realizzata in collaborazione con Fondazione Cariplo e Fondazione Compagnia di San Paolo e con il sostegno specialistico della EMF e di ISPIC.
Infine, nell’ambito delle iniziative portate avanti tramite il Circular Economy Lab, nel 2024 è proseguita la collaborazione con l’Italian Circular Economy Stakeholder Platform (ICESP) per la divulgazione di buone pratiche di economia circolare. Da ultimo, il Circular Economy Lab è partner tecnico di Tech4Planet, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per la Sostenibilità Ambientale, iniziativa promossa da Cassa Depositi e Prestiti e co-investita, tra gli altri, da Neva SGR, con l’obiettivo di individuare e accelerare i progetti di ricerca favorendo il percorso verso iniziative imprenditoriali.
Ricerca
Sul fronte della ricerca, nel 2024 è proseguita la collaborazione del Gruppo con l’Università Bocconi in ambito Economia Circolare & Finanza, che vede il coinvolgimento del centro di ricerca indipendente GREEN63 dell’università al fine di approfondire la relazione tra economia circolare e sostenibilità, migliorare la metrica di misurazione del grado di circolarità delle imprese (chiamata Circularity Score - CS) e valutare le opportunità offerte al settore finanziario dalla trasformazione circolare dei settori economici, a partire, ad esempio, dalla teoria del de-risking dei portafogli finanziari. Un’ulteriore attività nell’ambito della ricerca è stata la collaborazione di ISPIC, tramite il Circular Economy Lab, con l’Osservatorio Energy & Strategy del Politecnico di Milano per lo sviluppo del “Report annuale sullo stato dell’Economia Circolare in Italia”.
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Scopri di piùData ultimo aggiornamento 22 aprile 2025 alle ore 09:17:20