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Materie prime e fonti energetiche: cosa aspettarci dal 2024?

Materie prime e fonti energetiche: cosa aspettarci dal 2024?

In aprile, molti mercati delle materie prime hanno registrato ampi movimento di prezzo guidati da rischi geopolitici, preoccupazioni per l’offerta e pressioni speculative. Il comparto resta appetibile per gli investitori finanziari grazie al suo potenziale di diversificazione e all’esposizione a temi strutturali di lungo periodo.

Perché materie prime?

Le materie prime rappresentano un efficace hedge contro rischi geopolitici ed inflattivi e favoriscono la diversificazione nei portafogli finanziari. Riteniamo che questa asset class sia appetibile sia per asset allocation tattiche, sia per asset allocation strategiche data l’esposizione del comparto a temi strutturali di lungo termine quali cambiamenti climatici, transizione energetica e crescente competizione geopolitica.

Petrolio e gas: occhi puntati al Medio Oriente

La possibilità, seppur remota, di danni a infrastrutture energetiche o di blocchi a corridoi logistici in Medio Oriente resta il più grave rischio al rialzo per le quotazioni di petrolio e gas naturale.

Metalli industriali: tagli all’offerta e sanzioni

Le nuove sanzioni contro la Russia annunciate da USA e UK nel settore dei metalli si sommano a preesistenti tagli all’offerta mineraria e raffinata, alimentando pressioni rialziste sul comparto.

Metalli preziosi: verso nuovi record

Il recente rally dell’oro, che ha raggiunto nuovi massimi storici in area 2,400 USD/oz, ha sorpreso perché spiegato solo in parte da fattori tradizionali (ad es. aspettative su tassi di interesse americani, inflazione e movimenti valutari). I rialzi sono stati guidati da nuove dinamiche e nuovi attori, quali banche centrali nei Paesi emergenti ed investitori attivi sulle borse cinesi.

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