Check-Up Mezzogiorno: nel 2024 l’export tocca quota 65 mld
Nel 2024 l’export delle regioni meridionali ha toccato quasi €65 miliardi, con un saldo commerciale negativo. Al risultato ha contribuito la crisi del settore automotive: al netto di tale comparto, l’export manifatturiero meridionale si riduce ma ad un tasso più contenuto e con un divario rispetto al resto del Paese non così eclatante. È quanto emerge dal Check-Up Mezzogiorno, l’analisi sullo stato di salute dell’economia meridionale realizzato annualmente da Confindustria e SRM, il centro studi che fa capo al gruppo Intesa Sanpaolo.
Il quadro del Check-Up è variegato perché le variabili che compongono l’indice sintetico assumono andamenti diversificati: la numerosità delle imprese e l’export appaiono in calo nell’ultimo anno mentre gli altri indicatori sono in crescita o tendenzialmente stabili rispetto al 2023; tutti, inoltre, superano il valore del 2019 colmando la perdita legata agli eventi degli ultimi anni, incluso l’export.
La manifattura del Sud è fortemente interconnessa con il resto d’Italia, con un impatto economico maggiore rispetto ad altre aree del Paese. L’analisi dei flussi in entrata e in uscita del commercio interregionale evidenzia una maggiore dipendenza della produzione manifatturiera meridionale da quella italiana. L’area è interconnessa in “lungo” e in “largo” con il resto del Paese e per ogni euro che va all’estero se ne aggiunge poco più di un altro (1,1) destinato al resto d’Italia:
- il Mezzogiorno concentra il 27% dell’occupazione nazionale, con una crescita degli occupati del +2,2% nel 2024
- cresce anche l’occupazione femminile, con un incremento del +3,3%, segnale di una trasformazione strutturale del mercato del lavoro
- secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, il credito d’imposta per la ZES Unica ha visto quasi 7.000 domande nel 2024 pervenute dalle imprese localizzate nelle regioni meridionali, per un totale di poco superiore a €2,5 miliardi di incentivi erogati.
L’impatto complessivo a livello Paese generato dalla manifattura meridionale risulta maggiore rispetto a quello generato da un investimento in qualsiasi delle altre aree geografiche italiane: la realizzazione di investimenti nel manifatturiero meridionale genera, in media, una domanda aggiuntiva nel Centro-Nord.
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Data ultimo aggiornamento 1 aprile 2025 alle ore 12:02:02