Società Benefit più dinamiche e inclusive di quelle tradizionali
Le Società Benefit hanno aumentato in termini mediani il proprio fatturato del 26% nel triennio 2021-23, contro una crescita del 15,4% delle imprese tradizionali. Le loro caratteristiche: maggiore propensione ad adottare importanti leve strategiche come innovazione, internazionalizzazione, sostenibilità e rinnovabili.
È quanto emerge dalla ricerca nazionale sulle Società Benefit curata dal Research Department di Intesa Sanpaolo in collaborazione con NATIVA, InfoCamere, l’Università di Padova, la Camera di commercio di Brindisi-Taranto e Assobenefit.
I numeri alla fine del 2024 raccontano la forte crescita delle Società Benefit in Italia, che arrivano a quota 4.593 unità (+27% rispetto all’anno precedente), raggiungendo un livello di incidenza dell’1,57 per mille sul totale delle società registrate, con punte del 2% sulle grandi aziende. Sotto il profilo occupazionale, sono oltre 217.000 gli addetti di questo tipo di imprese, per un valore della produzione di circa €62 miliardi.
Anche il sostegno all’occupazione risulta maggiore rispetto alle non-benefit, con il 62% di Società Benefit che ha incrementato il numero di addetti rispetto al campione di confronto che si ferma al 43%. Nel periodo preso in considerazione le Società Benefit hanno registrato una crescita del valore aggiunto del 26,1%, ben superiore rispetto al 16,3% delle imprese tradizionali. L’aumento del costo del lavoro del 25,9%, quasi il doppio rispetto al 12,5% delle non-benefit, dimostra la tendenza a redistribuire maggior valore alle persone, valorizzandole e sostenendole in un periodo caratterizzato da forti spinte inflazionistiche.
Guardando alla composizione del management, le Società Benefit si distinguono per una maggiore attenzione alla parità di genere e alla presenza di giovani nei board. Le donne trovano maggiore spazio nei Consigli di Amministrazione, con il 48% delle Società Benefit che presenta almeno una presenza femminile, rispetto al 38% delle aziende non-benefit. Nelle grandi imprese, questa quota sale al 62%, con un distacco di quattordici punti percentuali rispetto alle realtà di pari dimensioni non orientate al modello Benefit.
Anche i giovani under 40 sono più presenti nei board, con una quota di Società Benefit a guida giovanile del 27,9%, che sale al 30,4% nel Mezzogiorno. La leadership giovanile si traduce in maggiore dinamismo e innovazione: tra il 2021 e il 2023, le Società Benefit guidate da giovani hanno registrato una crescita mediana del fatturato del 30,6%, contro il 23,5% delle imprese con board tutto over 65. Inoltre, queste imprese mostrano una maggiore propensione ad assumere (+20% vs +11%) e a riconoscere aumenti salariali più elevati (+34,5% vs + 23,2%), valorizzando il capitale umano e rafforzando la propria competitività.
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Data ultimo aggiornamento 21 febbraio 2025 alle ore 14:21:28