FOMC: quanti rialzi nel 2023?
La Fed ha già preparato il terreno per l’esito operativo della riunione di giugno, annunciando con anticipo un nuovo rialzo di 50pb e il programma di riduzione del bilancio. La comunicazione sarà però cruciale per aggiornare lo scenario dei tassi in base alle nuove proiezioni e alla conferenza stampa di Powell, che dovrebbe ribadire l’impegno a muoversi “speditamente” per riportare l’inflazione sotto controllo.
La valutazione congiunturale dovrebbe restare positiva e riconoscere che la ripresa prosegue, spinta dalla domanda solida e dalla crescita dell’occupazione, mentre l’inflazione rimane elevata per via degli squilibri fra domanda e offerta. Le proiezioni macroeconomiche dovrebbero incorporare limature alla crescita e revisioni verso l’alto del tasso di disoccupazione nel 2023-24.
Secondo la valutazione dei nostri economisti, l’inflazione e il mercato del lavoro non permetteranno alla Fed di essere compiacente, con l’aspettativa di variazioni mensili dei prezzi core comprese ancora fra 0,4 e 0,5% e di calo del tasso di disoccupazione di qualche decimo in estate. La previsione della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo è di tassi al 3% a fine 2022 e fra il 3,5 e il 3,75% nel 2023, con un possibile overshooting dovuto alla nuova strategia della Fed, non più preventiva, ma condizionata al raggiungimento effettivo del rallentamento della dinamica dei prezzi e del riequilibrio del mercato del lavoro.
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Data ultimo aggiornamento 9 giugno 2022 alle ore 11:09:25