INTESA SANPAOLO RISPETTA AMPIAMENTE IL REQUISITO PATRIMONIALE FISSATO DALLA BCE
Torino, Milano, 15 dicembre 2022 – Intesa Sanpaolo ha ricevuto la decisione finale della BCE riguardante il requisito patrimoniale da rispettare a partire dal 1° gennaio 2023 a livello consolidato, a seguito degli esiti del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP).
Il requisito patrimoniale da rispettare complessivamente in termini di Common Equity Tier 1 ratio risulta pari a 8,88%.
A determinare tale requisito concorrono:
- il requisito SREP in termini di Total Capital ratio pari a 9,72%, che comprende il requisito minimo di Pillar 1 dell’ 8%, nel cui ambito il 4,5% in termini di Common Equity Tier 1 ratio, e un requisito aggiuntivo di Pillar 2 dell’ 1,72%, nel cui ambito lo 0,97% in termini di Common Equity Tier 1 ratio applicando la modifica regolamentare introdotta dalla BCE a decorrere dal 12 marzo 2020;
- i requisiti aggiuntivi, interamente in termini di Common Equity Tier 1 ratio, relativi a:
▫ Capital Conservation Buffer, pari al 2,5%,
▫ O-SII Buffer (Other Systemically Important Institutions Buffer), pari allo 0,75%,
▫ riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer), pari allo 0,16% (1).
I coefficienti patrimoniali di Intesa Sanpaolo a livello consolidato al 30 settembre 2022, deducendo dal capitale 3,4 miliardi di euro di buyback (2), 2.299 milioni di euro di dividendi maturati nei primi nove mesi del 2022 (di cui 1.400 milioni distribuiti come acconto dividendi a novembre 2022 (3)) e le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1, risultano pari a:
• 12,6% per il Common Equity Tier 1 ratio,
• 17,5% per il Total Capital ratio,
calcolati applicando i criteri transitori in vigore per il 2022;
• 12,4% per il Common Equity Tier 1 ratio,
• 17,5% per il Total Capital ratio,
calcolati applicando i criteri a regime;
• 13,6% per il Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime (4),
• 18,9% per il Total Capital ratio pro-forma a regime (4).
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(1) Calcolata considerando l’esposizione al 30 settembre 2022 nei vari Paesi in cui è presente il Gruppo e i rispettivi requisiti stabiliti dalle competenti autorità nazionali relativi al 2023 se disponibili o al più recente aggiornamento del periodo di riferimento (requisito pari a zero per l’Italia per il 2022).
(2) Importo - approvato dall’Assemblea e autorizzato dalla BCE - equivalente al dividendo sospeso per il 2019.
(3) Al netto della quota non distribuita relativa alle azioni proprie in portafoglio alla record date.
(4) Stimato applicando ai dati di bilancio del 30 settembre 2022 i parametri indicati a regime, considerando l’assorbimento totale delle imposte differite attive (DTA) relative all’affrancamento del goodwill e alle rettifiche su crediti, nonché alla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 e al contributo pubblico cash di 1.285 milioni di euro - esente da imposte - a copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all’acquisizione dell’Insieme Aggregato di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, l’atteso assorbimento delle DTA relative alle perdite pregresse e delle DTA relative all’acquisizione di UBI Banca e all’accordo sindacale di novembre 2021 e la prevista distribuzione a valere sull’utile assicurativo dei primi nove mesi del 2022.
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Data ultimo aggiornamento 15 dicembre 2022 alle ore 12:43