Finanza locale: cala il debito di enti locali nel 2024, cresce quello nazionale
2 maggio 2025
Secondo quanto emerge dal monitor sulla Finanza Locale del Research Department di Intesa Sanpaolo, nel 2024 il debito delle Amministrazioni locali è sceso a €82 miliardi, in controtendenza col debito nazionale, che è tornato a crescere in rapporto al PIL.
La riduzione del debito locale è in atto da oltre un decennio, con l’unica eccezione del 2020. Lo stock di debito è passato da un massimo di €116,3 miliardi nel 2011 a €82 miliardi nel 2024, con una riduzione cumulativa del 30%. In termini di PIL, il debito locale è sceso al 3,7% nel 2024, dimezzandosi rispetto al massimo del 7,2% toccato nel 2009.
Di seguito i principali dati del monitor:
- Il debito totale delle Amministrazioni locali nel 2024 si è attestato a €82 miliardi nel 2024, in calo rispetto agli 84,6 miliardi registrati nel 20233 (con una riduzione di €2,6 miliardi rispetto all’anno precedente).
- Il debito dell’Amministrazione centrale è aumentato di circa €100 miliardi nel 2024, raggiungendo il 131,5% del PIL.
La riduzione del debito locale è attribuita a politiche mirate avviate dai primi anni duemiladieci, che hanno reso più stringenti le condizioni per l’indebitamento e indotto gli Enti a migliorare i propri saldi, riducendo le esigenze di ricorso al debito.
La diminuzione del debito nel 2024 è stata abbastanza omogenea tra i principali comparti delle Amministrazioni locali, interessando tutti i livelli di governo, comprese le Regioni.
- Lo stock di debito delle Regioni è sceso a €37,1 miliardi, con una riduzione di circa 1 miliardo. Tuttavia, le Regioni sono il comparto maggiormente indebitato, rappresentando il 45% del debito locale
- Il debito dei Comuni ha continuato la sua riduzione pluriennale, scendendo a 30,8 miliardi nel 2024 da un massimo di 48,7 miliardi nel 2011, con un calo che non si è mai interrotto per 13 anni. Il debito di Province e Città metropolitane rimane minoritario (0,2% del PIL nel 2024).
A livello territoriale, la diminuzione del debito è stata diffusa, con cali particolarmente intensi nel Mezzogiorno e nel Nord-Est nel 2024. Fanno eccezione Calabria e Toscana, dove il debito non è diminuito.
- In valore assoluto, la maggior parte del debito si concentra al Sud (26,6 miliardi) e al Centro (23,3 miliardi). In quota di PIL, il divario è ancora maggiore: 2,6% al Nord contro 5,2% al Centro-Sud.
- Le Regioni con maggior stock di debito sono Lazio, Lombardia, Campania e Piemonte18 . Tuttavia, normalizzando per popolazione o PIL, si evidenzia che Calabria, Campania, Lazio e Piemonte risultano particolarmente indebitate.
Per quanto riguarda gli strumenti di finanziamento:
- rimangono prevalenti i prestiti (da banche, fondi monetari, CDP), pari a oltre il 76% del debito locale nel 2024 (in aumento rispetto al 2023)
- diminuito il debito finanziato con titoli obbligazionari
- raddoppiata la quota coperta con "altri strumenti" (cartolarizzazioni, leasing finanziario, PPP, cessione passività commerciali), il 14% dello stock nel 2024.
Le previsioni del Documento di Finanza Pubblica di aprile 2025 indicano che il debito locale (non consolidato) continuerà a scendere nel prossimo triennio, dal 5% del PIL del 2024 al 4,4% nel 2027, contribuendo positivamente alla stabilizzazione del debito pubblico complessivo.
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