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Cultura

Hammershøi e i pittori del silenzio a Rovigo

Appuntamento di grande rilievo storico-artistico-culturale a Rovigo a Palazzo Roverella dal 21 febbraio al 29 giugno 2025 con “Hammershøi e i pittori del silenzio tra il Nord Europa e l’Italia”. Si tratta della prima mostra in assoluto realizzata nel nostro Paese sul grande pittore danese Vilhelm Hammershøi (Copenaghen, 1864-1916), imprescindibile punto di riferimento delle arti figurative nel panorama europeo a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. 

L’eccezionale evento, realizzato con il sostegno di Intesa Sanpaolo, è promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi.  

La mostra a Palazzo Roverella – Rovigo

Lo spazio museale di Palazzo Roverella offre l’opportunità di scoprire uno degli artisti oggi più quotati e contesi dalle gallerie di tutto il mondo. A lui sono state dedicate mostre e retrospettive a Parigi, New York, Londra, Monaco di Baviera, Toronto, Barcellona, Cracovia. Oltre a indagare lo stretto legame fra l’artista e l’Italia - da lui più volte visitata e fonte d’ispirazione grazie alla scoperta dei “Primitivi” Giotto, Beato Angelico, Masolino, Masaccio, Luca Signorelli, Desiderio da Settignano - particolarmente interessante risulta il confronto espositivo proposto dal curatore Paolo Bolpagni con altri grandi pittori del suo tempo. 

Vilhelm Hammershøi e i pittori del silenzio

Gli italiani Umberto Prencipe, Giuseppe Ar, Oscar Ghiglia, Vittore Grubicy de Dragon, Mario de Maria, Giulio Aristide Sartorio, Vittorio Grassi, Orazio Amato, Umberto Moggioli, Domenico Baccarini, Giuseppe Ugonia, Francesco Vitalini e Mario Reviglione, i francesi Émile-René Ménard, Henri Duhem, Lucien Lévy-Dhurmer, Charles Marie Dulac, Henri Le Sidaner, Charles Lacoste e Alphonse Osbert, i belgi Fernand Khnopff, Georges Le Brun e William Degouve de Nuncques, gli olandesi Jozef Israëls e Bernard Blommers, la svedese Tyra Kleen e i pittori danesi Peter Vilhelm Ilsted, Carl Holsøe e Svend Hammershøi. 

Tutti esponenti di spicco della celebre corrente dei “pittori del silenzio”, contraddistinta da potenti raffigurazioni di spazi semideserti e desolati e, soprattutto, da immagini legate a profonde solitudini introspettive. A cominciare proprio dalla grandezza evocativa delle opere di Hammershøi pittore, con le donne quasi sempre ritratte di spalle, in bilico fra tensioni claustrofobiche all’interno di ambienti apparentemente ordinari e asettici in grado, tuttavia, di non lasciare mai tranquillo lo sguardo del visitatore, come se da un momento all’altro potesse accadere qualcosa d’inquietante. 

Non a caso il suo inconfondibile stile, che ha fortemente ispirato il famoso regista cinematografico suo connazionale Carl Theodor Dreyer, fu definito “nevrastenico”. 

 

Gallerie d'Italia e Palazzo Roverella

Per tutti i visitatori sarà valida la reciprocità della scontistica tra Palazzo Roverella e i musei di Intesa Sanpaolo, le Gallerie d'Italia, a Milano, Napoli, Torino, Vicenza: tutti i visitatori che esibiranno, presso la biglietteria di una delle Gallerie d’Italia, un biglietto della mostra su Hammershøi otterranno l’ingresso con l’applicazione della tariffa ridotta secondo quanto indicato al sito www.gallerieditalia.com; parallelamente avrà  ingresso ridotto alla mostra a Palazzo Roverella chi esibirà un biglietto di ingresso a una delle sedi espositive delle Gallerie d’Italia emesso nell’anno in corso. La reciprocità della scontistica avrà validità fino 29 giungo 2025.

 

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