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Cultura

I capolavori d’arte del Trecento senese in mostra a Londra

Immagine dell'opera "La madonna e suo figlio"
Immagine dell'opera "La madonna e suo figlio"

Siena: the Rise of Painting: 1300-1350, questo il titolo della mostra evento di pregio internazionale, di cui Intesa Sanpaolo è Lead Exhibition Sponsor, allestita alla National Gallery di Londra fino al 22 giugno 2025. Il progetto espositivo, frutto della collaborazione tra la National Gallery e il Metropolitan Museum di New York, è la prima esposizione completa fuori dall’Italia interamente dedicata all’epoca più fulgida dell’arte senese.

Arte medievale in mostra alla National Gallery di Londra

Sono più di 100 i capolavori del XIV secolo qui presentati, tra opere pittoriche, sculture, manufatti orafi, marmi, smalti, sete e tappeti provenienti non solo dai principali musei e poli culturali della Toscana, ma anche da alcuni dei più prestigiosi musei del mondo. Un’occasione irripetibile per lasciarsi avvolgere dalla bellezza eterna di opere di grandi pittori come Duccio di Buoninsegna (1255 circa-1318 o 1319), padre artistico per antonomasia della scuola senese e autore della celebre Maestà, prima pala d’altare dipinta fronte-retro, eccellente esempio di dialogo fra lo stile classico bizantino e alcuni tratti figurativi legati alle novità dell’arte gotica e fiorentina, realizzata per il Duomo di Siena. La Maestà, alta quasi 5 metri e unanimemente considerata la più importante e imponente pala d’altare dell’arte italiana, fu smembrata nel 1771. La predella fu tagliata in corrispondenza delle singole scene; alcuni pannelli furono dispersi, altri entrarono nelle collezioni di alcuni dei più importanti musei del mondo, come il Thyssen-Bornemisza di Madrid, The National Gallery of Art di Washington DC e la stessa National Gallery di Londra.

La mostra è un’occasione unica per poter ammirare tutti gli otto pannelli sopravvissuti della predella posteriore, per la prima volta riuniti dopo più 250 anni. 

1. Museo dell'Opera della Metropolitana, Siena © Foto Studio Lensini Siena
2. The Frick Collection, New York Purchase 1927 (1927.1.35) © Copyright The Frick Collection / photo Michael Bodycomb 
3. National Gallery of Art, Washington Samuel H. Kress Collection (1939.1.141) Courtesy National Gallery of Art, Washington
4. Museo dell'Opera della Metropolitana, Siena © Foto Studio Lensini Siena
5. Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid (133 (1971.7))  © Copyright Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid
6. The National Gallery, London. Bought, 1883 © The National Gallery, London.
7.  The National Gallery, London. Presented by R.H. Wilson, 1891 © The National Gallery, London.
8. © Kimbell Art Museum, Fort Worth, Texas (APx 1975.01)

 

Tra le opere in mostra anche il cosiddetto “Trittico di Londra”, pala d’altare portatile raffigurante la Madonna col Bambino tra i santi Domenico e Aurea di Ostia, anch’essa realizzata da Duccio di Buoninsegna e normalmente esposta alla National Gallery, accostata per l’occasione al “Trittico di Boston”, ovvero il Trittico con la Crocifissione tra i santi Nicola di Bari e Gregorio, proveniente dal Museum of Fine Arts di Boston. I due trittici presentano grandissime somiglianze dal punto di vista della forma, delle dimensioni e della costruzione ed è quasi certo che fossero stati entrambi realizzati per la devozione privata del cardinale e vescovo di Ostia Niccolò da Prato.

1. Duccio, The Virgin and Child with Saint Dominic and Saint Aurea, and Patriarchs and Prophets, about 1312-15 (?), egg tempera on wood, 61.4 × 39.3 cm, The National Gallery, London. Bought, 1857 © The National Gallery, London.
2. Duccio, Triptych with the Crucifixion, Saint Nicholas, Saint Clement and the Redeemer with Angels 1311-18, Tempera and gold on wood, 61 x 39.4 cm (central panel, with engaged frame); 45.1 x 19.4 cm (left wing, with engaged frame); 45.1 x 20.2 cm (right wing, with engaged frame), Museum of Fine Arts, Boston Grant Walker and Charles Potter Kling Funds (45.880) © Museum of Fine Arts, Boston, Massachusetts

 

La mostra è inoltre l’occasione per ammirare nella sua interezza il Polittico Orsini di Simone Martini, i cui sei pannelli si trovano normalmente al Louvre di Parigi, al Royal Museum of Fine Arts di Anversa e alla Gemäldegalerie di Berlino. Il polittico è un altarolo portatile realizzato intorno al 1326-1334, costituito da quattro tavolette in legno dipinte fronte-retro, tutte chiudibili e riconducibili a piccole dimensioni per un loro agile trasporto da parte del committente. L'opera raffigura l’Annunciazione, la Scena della Passione di Gesù Cristo e gli stemmi della famiglia commissionaria. 

1. Collection KMSKA - Flemish Community (public domain) © Collection KMSKA - Flemish Community / photo Hugo Maertens
2. Museo del Louvre, Département des Peintures, Paris (INV 670 bis) © RMN-Grand Palais (musée du Louvre) / Gérard Blot© RMN-Grand Palais (musée du Louvre) / Gérard Blot
3. Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie (1070A) © Photo Scala, Florence/bpk, Bildagentur für Kunst, Kultur und Geschichte, Berlin / Jörg P. Anders

“Siena: the Rise of Painting: 1300-1350” a Londra

La mostra Siena: the Rise of Painting: 1300-1350 è stata curata da Laura Llewellyn, responsabile dei dipinti italiani anteriori al 1500 presso la National Gallery di Londra, Caroline Campbell, direttrice della National Gallery of Ireland, Stephan Wolohojian, curatore di John Pope-Hennessy responsabile dei dipinti europei presso il Metropolitan Museum of Art di New York, con la collaborazione di Joanna Cannon del The Courtauld Institute of Art di Londra e Imogen Tedbury. 

L’esposizione chiude idealmente l’anno delle celebrazioni per il bicentenario della National Gallery, in occasione del quale nel 2024 è stata anche organizzata la mostra The Last Caravaggio, dedicata al capolavoro delle Collezioni di Intesa Sanpaolo Martirio di sant'Orsola, che nella scorsa primavera-estate ha registrato a Londra un incredibile successo con una media di oltre 3.000 visitatori al giorno.

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